Carenze di sangue in molte regioni, mancano 650 unità
Difficoltà per pazienti talassemici e per gli interventi programmati
18/08/2021
In questi giorni si stanno registrando carenze di sangue per le terapie trasfusionali in molte regioni, con le flessioni più marcate in Campania, Lazio e Sicilia, ma con diverse altre che iniziano a registrare segnali preoccupanti. Ai vari appelli delle Associazioni e Federazioni di Donatori dei giorni scorsi fa seguito oggi anche un comunicato del Centro Nazionale Sangue, che commenta i dati riportati nella bacheca SISTRA, il Sistema Informativo dei Servizi Trasfusionali, strumento di monitoraggio della situazione nazionale.
“A determinare questa situazione – commenta Vincenzo De Angelis, Direttore del Centro Nazionale Sangue – è probabilmente l’attuale periodo di vacanza, oltre in alcuni casi alle difficoltà a reperire il personale per poter tenere aperti i centri di raccolta. Sono arrivate all’attenzione del CNS diverse segnalazioni di pazienti talassemici in merito a rinvii delle terapie trasfusionali ed alcune Strutture Regionali di Coordinamento per le attività trasfusionali ci hanno informato della necessità di rinviare interventi di chirurgia elettiva per riservare le scorte di emocomponenti alla gestione delle anemie croniche e delle emergenze. L’invito a tutti pertanto è di programmare al più presto una donazione per far fronte alle carenze”.
Dalla bacheca risulta una carenza di circa 650 unità su tutto il territorio nazionale, a fronte della disponibilità di appena 90 per la compensazione interregionale, un segno che le difficoltà riguardano anche quelle regioni che normalmente riescono a mettere a disposizione le proprie scorte in eccedenza per compensare le carenze di altre regioni.
Da tenere presente come la carenza non sia dovuta, in linea generale, ad una diminuzione delle donazioni bensì ad un aumento dei consumi che dipendono appunto dagli interventi chirurgici e dalle terapie a cui si deve far fronte.