Partecipa alle iniziative delle nostre sedi locali!
Scopri

Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

Via Benedetto Dei, 74/76 - 50127 - Firenze (FI)
Tel. 0550139179 Fax 0550139184

Terapia anti-Covid19 a base di plasma iperimmune: la Fratres contribuisce alla sperimentazione

Il punto sulla situazione

05/05/2020

In questi giorni, a seguito di quanto avviato nelle passate settimane nel Nord Italia, a Pavia, Mantova e Lodi, dopo i primi risultati ottenuti in Cina dai medici di Shangai, il tema della sperimentazione dell'utilizzo del plasma iperimmune sui pazienti contagiati da Covid19 è diventato virale.
Purtroppo in certi casi sono state comunicate notizie sommarie o inesatte che non contribuiscono certamente alla veicolazione di una corretta informazione.

La FRATRES quindi, quale Associazione di donatori di sangue ed emocomponenti di livello nazionale riconosciuta dal Ministero della Salute, impegnata anche nella Campagna social #iostoattentomadono, con il presente articolo vuole dare qualche raccomandazione ed alcune notizie più complete sulle iniziative messe in atto o in programmazione sull'intero territorio nazionale, con particolare riferimento alle regioni nelle quale è più ramificata.

IL CONTRIBUTO DELLA FRATRES ALLA SPERIMENTAZIONE

"Il nostro contribuito alla sperimentazione e la nostra disponibilità - afferma il Presidente Nazionale FRATRES, Prof. Vincenzo Manzo - è iniziato da settimane. Purtroppo la fase iniziale, avvenuta nel Nord Italia, non ci ha visto direttamente coinvolti, in quanto, ad oggi, siamo presenti nel Veneto ma non in Lombardia, però, già dalla seconda decade di Aprile, abbiamo sostenuto, pubblicizzato e collaborato, attraverso le nostre articolazioni operanti nel Centro Italia ed i donatori iscritti ai nostri Gruppi, alla sperimentazione effettuata dall'AOUP - Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, capofila nazionale di un protocollo di ricerca che prevede l'utilizzo terapeutico del plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal COVID-19 su malati critici contagiati dal medesimo virus (per maggiori informazioni http://donatorih24.it/…/04/21/terapia-plasma-toscana-covid…/).

Le regioni coinvolte da tale terapia sperimentale sono Toscana, Marche, Lazio, Campania, Umbria e, insieme a loro, anche l’Ispettorato della Sanità Militare. Enti che già collaborano da anni in un consorzio interregionale denominato “Planet” per la lavorazione dei plasmaderivati. Infatti il plasma sarà anche diventato più "famoso" in questi giorni ma è da anni un prezioso emocomponente con il quale vengono realizzati medicinali ed effettuate terapie utili per la cura di svariate patologie (per maggiori informazioni http://www.italiaplasma.it/medicinali-plasmaderivati).

In questi giorni inoltre, dalle nostre articolazioni operanti nelle altre regioni, stiamo ricevendo notizie di altre iniziative similari in corso di progettazione e programmazione nel Sud Italia ed isole, sulle quali non mancheranno ulteriori articoli, seguendole con attenzione."

ATTENZIONE AI MESSAGGI CHE GIRANO

"Poiché circolano in questi ultimi giorni sui social e nei principali sistemi di messaggistica, comunicazioni dai toni generici e sensazionalistici - prosegue il Presidente Manzo - vogliamo precisare che il plasma iperimmune, donato da chi è guarito, si è dimostrato, in molti casi, efficace alla neutralizzazione del virus, grazie agli anticorpi in esso presenti, avendo registrato che con una donazione è possibile curare in media 2 pazienti che, dopo 24-48 ore di terapia, mostrano, con una certa costanza, i primi progressi. E' però altrettanto vero che con tale plasma si somministrano anche sostanze non necessarie per il trattamento di alcune patologie.

Quindi questa rappresenta una terapia sperimentale ed emergenziale, che tra l'altro era già nota per altre malattie. Ecco perché è in atto lo studio di quali siano gli anticorpi efficaci per poi separarli da quanto non occorrente ed opportuno per evitare altri rischi.

Inoltre deve anche essere fatta un'ulteriore valutazione considerando che alla base di tutto appunto c'è il plasma ricco di anticorpi donato da pazienti guariti. Tra questi vi sono quelli che già prima del contagio donavano plasma, iscritti alle associazioni del dono e no, e che risultano ancora un sottoinsieme del numero totale dei donatori attivi, e chi invece non ha mai donato e quindi si approccia a questa possibilità per la prima volta e che è noto, se ha effettuato un tampone, solo alle strutture sanitarie. Quindi, soprattutto allargando l'utilizzo, come considerato dai ricercatori statunitensi e da quelli dell'AOUP, ai pazienti meno gravi di infezione da virus, come chi ha una polmonite lieve e moderata, e non solo a quelli in terapia intensiva, occorre anche valutare il fabbisogno di plasma iperimmune in modo da studiare strategie per raggiungere, sensibilizzare e coinvolgere il maggior numero di persone guarite.

Come avviene anche per tematiche diverse, sia emergenziali che no, suggeriamo quindi non solo di informarsi sempre attraverso le competenti fonti istituzionali ed associative del settore per non crearsi false aspettative, ma anche di non condividere con troppa superficialità messaggi o appelli che, una volta diffusi, creano un effetto mediatico virale che finisce per ritorcersi contro la comune volontà di uscire al più presto da questa pandemia."

LA TESTIMONIANZA DI UN DONATORE

"Tanti sono stati i donatori dei Gruppi FRATRES che hanno risposto al nostro appello e si sono messi a disposizione per la sperimentazione - conclude il Presidente Manzo - ed ovviamente non è possibile citarli tutti ma ringraziamo, attraverso la testimonianza che segue, ciascuno di loro che, dopo aver combattuto e sconfitto il virus, si è messo anche a disposizione del prossimo con l'animo generoso e solidale che contraddistingue chi dona: farsi parte attiva della tutela della salute altrui !

La testimonianza di cui al link https://bit.ly/2zf6INK che è stata realizzata e pubblicata da poche ore grazie alla sempre più crescente collaborazione tra l'Area Comunicazione Nazionale FRATRES e Donatori H24 nonché ovviamente alla disponibilità del donatore e dei nostri responsabili sul territorio, ben rappresenta come la tutela del Diritto alla Salute, sancito dalla Costituzione, abbia bisogno della scienza, per le ricerche e le conseguenti scoperte, accompagnata anche dalla coscienza di chi, come ogni donatore, sa farsi strumento di bene."

fonte : Area Comunicazione Fratres Nazionale

Scopri tutti gli EVENTI del Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

Leggi le NOTIZIE del Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

  • NASCONO DUE NUOVI GRUPPI DONATORI DI SANGUE FRATRES

    30/06/2015

    Due nuovi Gruppi donatori di sangue "FRATRES"  sono nati e sono stati affiliati alla Consociazione Nazionale. Per la prima volta uno è nato a Potenza in Basilicata che diventa la 14.ma Regione a presenza Fratres. L'altro è nato a Vasto (CH) in Abruzzo ed ha preso il nome di "Gruppo  Fratres del Vastese". Nel dare il benevuto nella famiglia ...

    ...segue

  • ATTIVITA' DI DONAZIONE e TRAPIANTO TESSUTI IN ITALIA NEL 2014

    30/06/2015

    In allegato è possibile scaricare il report relativo all'attività di donazione e trapianto tessuti per l'anno 2014.

    ...segue

  • UN DESIDERIO CHE SI REALIZZA: WORLD FEDERATION OF HEMOPHILIA E CENTRO NAZIONALE SANGUE SOTTOSCRIVONO ACCORDO PER PROGRAMMA UMANITARIO

    29/06/2015

    Oggi 29 giugno 2015, rappresentanti della World Federation of Hemophilia (WFH) e del Centro Nazionale Sangue (CNS) si sono incontrati a Londra per formalizzare il progetto WISH (World Federation of Hemophilia and Italian National Blood Centre for a Sustainable Supply for Hemophilia patients), un programma umanitario orientato a ridurre le differenze tra Paesi a basso reddito e Paesi ad alto ...

    ...segue

  • TRASFUSIONI PIU' SICURE CON I BRACCIALETTI OBBLIGATORI

    29/06/2015

    Molte regioni e aziende ospedaliere lo hanno già adottato da anni. Adesso però il braccialetto identificativo diventa obbligatorio per tutti i pazienti che devono sottoporsi a trasfusione ricoverati in ospedale, oppure in regime ambulatoriale o a casa. Non solo. Diventerà obbligatoria sia pure entro un anno anche l'adozione di sistemi informatizzati cosiddetti ...

    ...segue

  • DONAZIONE DI ORGANI. Il Garante della privacy dice sì alla dichiarazione sulla carta d’identità

    26/06/2015

    Parere positivo del Garante Privacy allo schema di Linee guida che disciplina la facoltà di inserire sulla carta di identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o di tessuti in caso di morte. Chi vuole potrà dire sì o no alla donazione di organi e far inserire la propria scelta sulla carta di identità al momento della richiesta o del rinnovo del ...

    ...segue