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Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

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Trasfusioni sangue in Italia. Il Centro nazionale sangue: “Rischio infezioni prossimo allo zero”

“Oggi la nostra rete trasfusionale è totalmente sicura”.

16/01/2016

In riferimento alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 14 Gennaio 2016 sui ricorsi di pazienti italiani che hanno sviluppato infezione da HIV, virus dell’epatite B e virus dell’epatite C a seguito di trasfusione di emocomponenti infetti tra gli anni 70’ e 90’ ed in risposta alle dichiarazioni apparse oggi su alcune agenzie di stampa e quotidiani nazionali, il Centro Nazionale Sangue, organo tecnico del Ministero della Salute e Autorità Competente con funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale, precisa quanto segue:
 
“In Italia il grado di sicurezza degli emocomponenti e dei farmaci derivati del plasma rispetto al rischio di trasmissione di agenti infettivi noti (HIV, virus dell’epatite B, virus dell’epatite C) ha raggiunto, da molti anni, livelli estremamente elevati.  
 
Tale livello di sicurezza è garantito da un sistema basato sulla donazione volontaria, periodica, anonima, responsabile e non remunerata, dall’utilizzo per la qualificazione biologica di test di laboratorio altamente sensibili e da un’accurata selezione medica dei donatori di sangue, volta a escludere i soggetti che per ragioni cliniche o comportamentali sono a rischio.In virtù dei suddetti interventi, il rischio residuo di contrarre un’infezione a seguito di una trasfusione di sangue è prossimo allo zero, come ampiamente dimostrato dal sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale Sangue.
Ad oggi, infatti, questo rischio è stimato in: 1,6 casi per milione di donazioni per l’epatite B, 0,1 casi per milione di donazioni per l’epatite C e 0,8 casi per milione di donazioni per l’HIV. A fronte di più di 3 milioni di emocomponenti trasfusi ogni anno (8.349 emocomponenti trasfusi ogni giorno), da oltre dieci anni in Italia non sono state segnalate infezioni post-trasfusionali da HIV, virus dell’epatite B e virus dell’epatite C.
 
“Le Associazioni di volontariato del sangue – commenta Vincenzo Saturni, coordinatore pro tempore CIVIS (Coordinamento interassociativo volontariato italiano sangue)  – sono impegnate da anni, in stretta collaborazione con le istituzioni sanitarie – tra cui il CNS – e i tecnici del mondo trasfusionale, a garantire la massima sicurezza e qualità del processo di donazione del sangue, per tutelare nel migliore dei modi il CITTADINO ricevente e il donatore stesso. I dati presentati dal CNS confermano gli importanti passi avanti compiuti dall’Italia in tema di qualità e sicurezza, allineandoci agli standard dei Paesi più evoluti in ambito sanitario/trasfusionale. Il volontariato del sangue, inoltre, è impegnato ogni giorno nella fondamentale promozione di stili di vita sani tra i donatori volontari e associati, al fine di rendere ancora più elevati i livelli di sicurezza. Grazie anche a quest’azione siamo arrivati all’84% di donatori periodici e associati, fattore che ci posiziona ai primissimi posti nel mondo e che rappresenta un ulteriore indicatore di qualità e sicurezza”.

 

fonte : Quotidiano Sanità, Centro Nazionale Sangue

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Leggi le NOTIZIE del Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

  • CONFERENZA STATO REGIONI - PUBBLICATO ACCORDO CON ASSOCIAZIONI E FEDERAZIONI DI DONATORI DI SANGUE

    29/04/2016

    La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ha pubblicato il testo del 14 aprile relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province Autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue” (Rep. Atti n. 61/CSR). Nella stessa seduta del 14 aprile sono stati anche pubblicati un parere (Rep. Atti n. 68) relativo alla ...

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  • LA FRATRES PIANGE LA SCOMPARSA DI GINO BATALI UNO DEI FONDATORI DEI GRUPPI FRATRES IN PROVINCIA DI LUCCA

    27/04/2016

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    27/04/2016

    Si intravede qualche timido miglioramento negli stili di vita degli italiani, che fumano meno e sono meno sedentari. Ma nel complesso gli italiani risultano ancora poco attenti alla propria salute e non adottano strategie preventive e stili di vita adeguati a proteggerli dalle malattie evitabili. Non migliorano altre cattive abitudini come lo scarso consumo di frutta e verdura e la popolazione ...

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  • L’utilizzo dei medicinali plasmaderivati in Italia

    21/04/2016

    ll 12 maggio si terrà presso l'Istituto superiore di sanità il convegno dal titolo: "L'utilizzo dei medicinali plasmaderivati in Italia". L'evento si propone di analizzare le indicazioni per l’utilizzo e la domanda dei principali medicinali plasmaderivati in Italia, ai fini dell’identificazione di obiettivi per la programmazione nazionale e ...

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  • Approvato il nuovo Regolamento Europeo della privacy

    19/04/2016

    Giovedì scorso, 14 aprile, il Parlamento di Strasburgo ha definitivamente approvato il nuovo Regolamento Europeo in materia di privacy. Con il voto finale del Parlamento Europeo si è finalmente concluso un percorso lungo più di 4 anni e il nuovo Regolamento costituisce una vera e propria revisione completa di quanto prodotto fin qui dalla UE sul tema della tutela della ...

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