Partecipa alle iniziative delle nostre sedi locali!
Scopri

Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

Via Benedetto Dei, 74/76 - 50127 - Firenze (FI)
Tel. 0550139179 Fax 0550139184

LA SELEZIONE DEI DONATORI DI SANGUE

La selezione dei donatori: la consapevolezza dei comportamenti a rischio non è scontata.

05/05/2015

Non mi chiedo perché i pazienti mentono, dò per scontato che lo facciano”. Questo era il mantra del Dr. House, il geniale e scontroso diagnosta frutto della fantasia degli autori della celebre fiction americana, ma parrebbe rispecchiare anche la premessa che ha guidato lo studio prospettico tra i donatori di sangue in Italia per evidenziare quale fosse il livello di percezione e consapevolezza od omissione in corso di colloquio con il medico dei principali comportamenti a rischio di infezioni sessualmente trasmissibili.

Il 28 aprile 2015 a Roma , preso l’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità, si sono alternati gli autori dello studio, finanziato dal Ministero della Salute e promosso dal Centro operativo AIDS dell’ISS in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue, le cui relazioni sono scaricabili in fondo al testo, che invita ad un percorso per il miglioramento della qualità delle informazioni fornite al donatore e ottenute dal donatore durante la fase di selezione.

Lo studio condotto da 6 Servizi Trasfusionali della rete, attraverso l’impegno di altrettanti medici borsisti appositamente formati, è svolto su un totale di 6816 donatori sui 7839 invitati, che hanno risposto ad un nuovo questionario anamnestico, più accurato e forse più “invasivo” di quello routinario, per quanto concerne le informazioni relative ai comportamenti sessuali, ma che ha portato ad interessanti conclusioni, prodromiche alla condivisa necessità di rivedere setting e approccio del medico intervistatore per acquisire e soprattutto informare il donatore anche periodico sui rischi di comportamenti spesso sottovalutati o non riconosciuti come tali.

La domanda che, a differenza del personaggio televisivo, si sono posti i ricercatori è stata: “ come è possibile che ci sia tra i donari anche abituali una così bassa percezione dei rischi correlati all’uso di droghe o di rapporti sessuali non protetti o promiscui? Lo studio ha rilevato che i donatori, nuovi e periodici, leggono poco o con poca attenzione il materiale informativo; il 15% dei donatori periodici intervistati dichiara scarsa conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili e anche sull’uso di droghe, la cui “versatilità” di assunzione si è  modificata e ampliata rispetto a quanto si chiede nel questionario di routine,  è emersa una sottovalutazione dei rischi associati, nonché una spia che lascia intravedere stili di vita non propriamente sani.

In conclusione alla presentazione dei dati, ha affermato Simonetta Pupella: “Il materiale informativo in uso deve essere migliorato e arricchito di informazioni necessarie ad aumentare la conoscenza e consapevolezza dei fattori di rischio delle malattie sessualmente trasmesse e anche il colloquio con il donatore, se condotto adeguatamente per condizioni ambientali e relazionali, può rilevare notizie aggiuntive importanti, che consentono al medico di valutare il grado di rischio correlato ai comportamenti sessuali, fonte di esclusione o sospensione dal dono, ma anche strumento di miglioramento della salute della collettività attraverso la prevenzione di malattie, la cui pericolosità, viene spesso ignorata o “negata”.

fonte : Centro Nazionale Sangue

Scopri tutti gli EVENTI del Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

Leggi le NOTIZIE del Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue FRATRES

  • SANGUE, TESSUTI E CELLULE RIPRODUTTIVE. L'EUROPA SI ATTIVA PER REGOLE COMUNI PER ISPEZIONI, AUTORIZZAZIONI E VIGILANZA

    17/10/2015

    Si è conclusa il 13 ottobre scorso a Lussemburgo la prima riunione dell’Azione Congiunta “Vistart- Vigilance and Inspection for the Safety of Transfusion, Assisted Reproduction and Transplantation”, coordinata dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Nazionale Sangue. L’Azione, che vede coinvolte 17 Organizzazioni nazionali afferenti a 14 Stati membri ...

    ...segue

  • ESTENSIONE FINO AL 30 NOVEMBRE 2015 DELLE MISURE DI PREVENZIONE DA WNV MEDIANTE LA TRASFUSIONE DI EMOCOMPONENTI LABILI

    15/10/2015

    In considerazione della persistenza delle evidenze di circolazione del WNV in diverse province italiane (vedi mappa allegata), l' applicazione su base nazionale del provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni, ai sensi del DM 3 Marzo 2005 "Protocolli per l'accertamento dell'idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti", ai donatori che abbiano ...

    ...segue

  • LA PRESIDENZA NAZIONALE RISPONDE ALLA ASL UMBRIA1 IN MERITO AL MANCATO CONVENZIONAMENTO DEL GRUPPO FRATRES DI SAN VENANZO (TR)

    14/10/2015

    Con una lettera inviata alla Direzione generale della ASL UMBRIA1, la presidenza nazionale pone in evidenza come le osservazioni portate a giustificazione dall'Azienda Sanitaria, in merito alla mancata stipula della convenzione con il Gruppo donatori di sangue FRATRES di San Venanzo (TR), non rispondano a quanto prevedono gli accordi in merito al convenzionamento tra Aziende Sanitarie ed ...

    ...segue

  • ESTENSIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE DA WEST NILE VIRUS IN PROVINCIA DI ASTI

    14/10/2015

    A seguito del riscontro di seriopositività confermata per WNV in equini autoctoni nell'area della provincia di Asti il Centro Regionale sangue della Regione Piemonte ha disposto l'introduzione del test NAT per WNV sulle donazioni di sangue ed emocomponenti della provincia di ASTI  a partire dalla data odierna ed il Centro Nazionale Sangue dispone l'applicazione su base ...

    ...segue

  • PREMATURI- MIGLIORANO ASSISTENZA E CURA EMATOLOGICA

    13/10/2015

    Ogni anno in Italia 36.000 bambini su circa 500.000 parti nascono troppo presto. Mentre loro lottano per sopravvivere, le famiglie sono del tutto impreparate di fronte ad una nascita, sì tanto attesa, quanto precoce, che incide profondamente sulla vita personale, di coppia e lavorativa. Non solo, l’ansia di superare il momento critico si accompagna alla qualità di assistenza ...

    ...segue